Recensioni La Locanda

E poi capita che sei in zona per lavoro e prenoti in un ristorante che si rivela essere una sorpresa. Abbiamo optato per il menu degustazione a 5 portate scegliendo prevalentemente piatti a base di pesce e lasciandoci consigliare una bottiglia di vino rosso del territorio.

Veniamo accolti da una bellissima e sorridere ragazza molto cortese.. ambiente molto gradevole, caldo e accogliente. Menu del territorio. Decidiamo di scegliere un menù degustazione. Ci viene servita una piccola entrè, ed il pane fatto da loro, compresi grissini e focaccia. Primo antipasto, uno sformatino di baccalà con biete su una frolla all' acciuga e una insalatina con cedro: eccellenti abbinamenti di sapori. Il cedro una piacevole sorpresa per il palato. Purtroppo però la presenza della frolla asciuga molto il baccalà che risulta un po' asciutto. Secondo antipasto: battuta di fassona con bagna cauda e crema di carote e verdure. Buono. La carne tagliata grossa al coltello. Merita. Il primo primo: La calamarata. Con cervello e fegato. Non commento. Non ho lampassione per le frattaglie. Non sono riuscito a mangiarlo e l'ho ceduto al mio commensale. Ho anche dimenticato a fare la foto. Lui dice molto buono anche se mette in evidenza che il piatto è un po' freddo. Gli gnocchi con zucca aglio nero e zenzero una vera eccellenza. Un piatto che mi ha commosso. E che dire del ganassino di bufalo al vino rosso con pomodoro? Un vero orgasmo organolettico! Apriamo il capitolo dolci. Castagnaccio. Ricordate quello toscano? Ecco. Qui è rivisitato. Tutta un'altra storia. Consistenze diverse, sapore di castagne, ma la castagna è presente a pezzetti grossolani... Trovo superlativo queato dolce... Considerate che non amo particolarmente il castagnaccio... Che dire. Unico. Lo staff, forse i proprietari, ci offrono un secondo dolce, un semifreddo al tabacco, dal gusto speziato ed acre di tabacco, con base al Pan di spagna al cioccolato, una marmellata di arance e ciada al cioccolato. La persistenza del tabacco, pungente e acre, unirà alm cioccolato e all'arancia è superlativa. Concludiamo con un caffè con un piccolo buffet di dolci. È vero, il cibo è buono e ben confezionato, ma ciò che rende piacevole sostare in questo luogo, una locanda, è l'affabilità del suo staff. Bravo! Ehhhh il caffè è buono!

Locale in centro a Cameri che offre una cucina ricercata e di alto livello. Il menù offre piatti con materie prime semplici ma ben valorizzate, creando un'ottima armonia. Il personale è attento e accogliente e anche la carta dei vini ben fornita. È possibile scegliere tra menù degustazione o alla carta, e i prezzi sono in linea con la qualità dei prodotti offerti.

"La Locanda" è stata davvero una piacevole scoperta. Piatti curati, sia nella presentazione che negli ingredienti, mai banali e sempre ricercati negli abbinamenti, il tutto per un ottimo rapporto qualità / prezzo. A questo si aggiunge un servizio impeccabile: i proprietari sono sempre gentili e super disponibili, raccontano con cura la storia dietro ogni piatto, ti mettono a tuo agio e rispondono volentieri ad ogni richiesta. Ciliegina sulla torta: aperitivo offerto con vermouth locale, ottimo modo per iniziare al meglio la serata. Inutile dire che ci torneremo e lo consiglieremo sempre con piacere.

Facciamo rotta su Cameri, a pochi chilometri da Novara per provare "La Locanda", ristorante nominato nella guida Michelin 2020. La prenotazione è per le 20 e non prima di quell'ora veniamo accompagnati al nostro tavolo: la sala è configurata ad L con muri antracite e volte a botte in mattoni a vista. Su ogni tavolo una lampada Poldina by Zafferano ed alle pareti delle Tolomeo di Artemide. Per ciascun posto è messa a disposizione una busta in plastica ove riporre la mascherina obbligatoria così come il Green pass controllato all'ingresso. Sempre con attenzione alla normativa anti Covid, menu e lista vini sono accessibili tramite qr code. Qui c è un piccolo problema: il menù riporta la carta e due proposte degustazioni, la prima a 5 portate per € 55, la seconda da 6 portate al costo di € 60. Il maitre sostiene invece che le portate siano rispettivamente 4 e 5. Non vogliamo fare inutili discussioni e optiamo per il menù da 4 portate lasciando carta bianca allo chef precisando solo che dovranno essere piatti di terra ed il vino scelto fra quelli del territorio. Come antipasti (preceduti da un' antree di benvenuto con aperitivo a base di vermouth Cocchi) si comincia con tartare di cervo affumicata al momento, lamponi e sedano rapa; a seguire fassona piemontese marinata al pepe nero di Kampot e sale, glassata al miele di castagno e limone. Come primo bottoni ripieni di biete e Castelmagno, petto d’oca affumicato e riduzione di Nebbiolo al ginepro. Il secondo: guancia di maialino cotta a bassa temperatura con zucca e patate viola e terminiamo con un dolce al tabacco ed un espresso. Con una bottiglia di nebbiolo Filadora di Mezzomerico a testa, abbiamo speso € 90 per persona: se il costo del menù degustazione riportato sul file scaricato con il qr code era veritiero, allora 35 € per una bottiglia di nebbiolo dell'alto Piemonte sono un po' troppo. Il servizio è comunque stato impeccabile ed i piatti strepitosi (non lasciatevi ingannare dalle porzioni: a fine pasto sarete sazi); i bagni perfetti, con asciugamani usa e getta di tessuto. A voi che leggete consiglio senz'altro di provare la Locanda, alla proprietà suggerisco di rivedere i prezzi del vini.