Recensioni Mentelocale Bar Bistrot

Non c'è servizio al tavolo ma la location è incantevole! Letteralmente dentro a Palazzo Rosso. E con a disposizione il giardino storico del Palazzo per mangiare, bere e studiare o lavorare al pc. Davvero una chicca, ottimo per gli studenti e gli abitanti per avere un momento di relax. Nelle ore di punta, ovvero a pranzo, è caotico, meglio andarci prima o dopo. Chiude nel tardo pomeriggio, prima degli altri bar del quartiere. Ha la WiFi gratis e aperta, che per Genova è ancora abbastanza una rarità, o perlomeno non sei stressato per dover consumare troppo se stai a studiare. Ottimo.

Locale nel centro di Genova, in una delle via più affascinanti della città. La zona del cortile, all’aperto, è perfetto per studiare, chiacchierare o leggere bevendo un caffè! E poi… lo staff! Semplicemente unico! Sara, con la sua gustosa cucina ed Erika al bancone bar, rendono un po’ più leggero anche un pesante pomeriggio di studi, accogliendoci sempre con un sorriso ed una parola gentile. Beh che dire, questo locale accompagna i miei pomeriggi da ormai qualche mese e non posso che esserne felice!

Un grazie speciale a Erika per i suoi cappuccini chiari fatti con tanto amore e per il suo accoglierci alle 7 del mattino con il sorriso. Un ringraziamento anche a Sara, lo staff di via gabribaldi non sarebbe lo stesso senza la sua cuoca. Personale eccezionale in un locale altrettanto eccezionale.

Posto molto carino ci siamo trovati bene, molto buono il caffè e il cappuccino. ma siamo state accerchiate costantemente dai piccioni che volavano su ogni avanzo sui tavoli

Terza serata passata con gli amici al Mentelocale di Palazzo Rosso, stavolta per Halloween: spettacolare come le altre due. La prima, per fare un esempio, eravamo andati prenotando un forfettario con vasca enorme di sangria, un cocktail a scelta e l’all you can eat a buffet tipico del locale (pizza, focaccia al formaggio, salumi, torte salate, ecc), con eventuali altri cocktail a parte. Era estate e nel cortile interno spazioso si stava da dio, quindi la serata è stata estremamente piacevole senza dover diventare estrema per forza come la tendenza (stupida) di questi tempi sembra che debba sempre importi. Ho letto altre recensioni, evidentemente di fighetti/e/o tentati/e tali che si preoccupano di qualche segno sul tavolo più della qualità di ciò che bevono o mangiano: il classico contrasto tra l’apparenza e la sostanza. Io sono per la seconda e posso solo dire che sono pochi i bar al mondo in cui tu puoi permetterti di non chiedere cosa vuoi ma dici al barista o alla barista di fare quello che tu non sai di volere, e questo è uno di quelli (suggerisco di chiedere di Eleonora, dirle “guarda, non so, faresti tu?” e poi rispondere alle sue domande, che le servono per aggiustare il tiro). Inoltre, cosa da non tralasciare, invece che la musica tunz/reggaeton/trap del cavolo che ti fa venire voglia di strappare le casse, passano spesso all’impianto bei pezzi, sia grandi classici che nuovi, e il volume è moderato da poter affrontare una piacevole conversazione.