Enrico Bocconi Azadinho
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Osteria vecchio stile...senza tanti fronzoli.. piatti della tradizione lombarda/emiliana a base di carne e buon vino.
Piatti e salumi tutti fatti in casa, nel menù a prezzo fisso si parte con un cotechino seguito da piatto di salumi misto (molto buoni salame e coppa). Si prosegue poi con bis di primi (riso con salsiccia e tortelli di magro). Secondo composto da un tris di carni alla griglia (anche di cacciagione). Per finire crostata della casa.
Personale molto gentile ma soprattutto bella l'atmosfera molto conviviale. Preparatevi a stare a tavola almeno 2/3 ore. Pagamento con carta accettato.
Le trattorie così d'antan e piacevoli sono sempre più rare. Molto poco del "locale pubblico", molta la sensazione di tavoli resi disponibili nella vecchia sala di casa di una gentile famiglia di campagna. Due simpatici giovani che servono buoni cibi della tradizione agli ospiti commensali. Ho sentito di prenotaziini full per due sabati consecutivi. Segno di qualità percepita e benessere dei frequentatori. Ottimo antipasto, meno il secondo di arrosti misti, ma soddisfatto.
È un posto fuori dal tempo, ha il tipico fascino dei "non luoghi".
Sì trova letteralmente a ridosso dell'argine del grande fiume, dove consiglio di fare una passeggiata dopo il pranzo, che per quanto mi riguarda è consistito in un classico antipasto di ottimi affettati, un bis di risotto e agnolotti, e un trittico di arrosti (vitello, coniglio e faraona), tenerissimi e saporiti, conclusione con crostata casalinga e caffè fatto con la moka.
Non aspettatevi sorprese particolari dalla cucina, né guizzi creativi, ma tanta tradizione coniugata con sapiente utilizzo di ottime materie prime.
In sala Renato dispensa perle di saggezza in tipico (e per me commovente) dialetto locale.
Una locanda, una vera locanda come forse non ne esistono più. Niente a che vedere con le moderne "osterie" e "taverne" che concorrono ormai per una stella Michelin.
Questo è il regno di Renato e della sua famiglia, osti da generazioni al servizio dei pellegrini sulla Via Francigena. Renato ha tantissime storie da raccontare, una saggezza antica.
Le sue donne praticano quella saggezza in cucina.
I ravioli sono semplici, al ragù, ma sono di una bontà che ne mangeresti un chilo.
Il loro cotechino (solo da ottobre a marzo) è delizioso e non disturba anche se ne mangi 10 fette (coronarie permettendo); idem la polenta con i formaggi.
Cosa dire poi della selvaggina in umido, del brasato (mamma che buono!), le costine come dio comanda.
Ma dove la signora si supera è nella crostata. Sempre fragrante, saporita, sa di burro e marmellata e basta!
Un mangiare semplice e antico ma genuino.
La vera osteria di campagna: ambiente familiare, ottimo cibo, servizio preciso e curato. La chicca: ottimo caffè fatto con la moka, ma anche le crostate sono spettacolari! Perfetto anche come punto di ristoro per una merenda dopo una bella pedalata sull' argine del Po.
Ottimo cibo.. locale di altri tempi.. il sign Renato molto socievole e di compagnia .. ti fa sentire a casa!!!consiglio a tutti
Quando entri in questa osteria fai un tuffo nel passato. Adoro questa trattoria perchè i sapori di riportano indietro nel tempo. Ottima cucina!!!! Che dire? 5 stelle!
Osteria caratteristica...direi "come una volta"dove si possono gustare piatti genuini della tradizione...
In discesa lungo il Po in barca una bella scoperta dove ogni anni festeggiamo il nostro post Ferragosto.
Osteria fantastica. Sembra di tornare nel passato. La gestione familiare è super, tutti gentilissimi e il proprietario è un personaggio davvero incredibile!
Un posto semplice con persone in gamba. Una fermata di gusto, e un ristoro con i fiocchi. Si torna indietro nel tempo, e si scopre la sincerità. A presto
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